lunedì 8 agosto 2011

The Londoners

ovvero... "una buona scusa per andare di nuovo a Londra".
Volo low-cost (non proprio "low", in realtà...) e Oyster Card alla mano, ho trascorso un long week-end nella città più perfida d'Europa, la mecca della moda indie-alternativa, la capitale
indiscussa dello street-style, alla ricerca di "tips" d'ispirazione fashionista, semini da portare a casa e far germogliare lungo il solco della mia creatività.

"So, what's on in the City?" si chiederanno i miei lettori fashion-victim e anglofoni...
Ve lo racconto io... Dimenticate però le arcinote buste verdi a scritte dorate dei Magazzini-icona dello shopping turistico (quelli con la H maiuscola!!!) o il West End dei mercatini pluri-celebrati di Portobello.
Dimenticate Carnaby Street dove i turisti italiani sperano di provare il brivido dello shopping della Swinging London tra i brand internazionali che trovi anche a Milano.
Dimenticate Camden, mio amore di gioventù (lontano ormai il ricordo che ne avevo di quartiere-continente fatto di razze e costumi mischiati al ritmo del dub sparato dagli altoparlanti) ed oggi appannaggio di teen-ager spagnoli e di squallidi tapas-bar (!?).
È Shoreditch - nell'East End londinese - il nuovo "fashion district" della capitale. Ho perciò vagato in giro per le strade ad est di Commercial Street con la mia fidata digitale a catturare immagini di persone comuni che qui sono vere icone di stile perché a Londra lo street-style è davvero glamour. Ho visitato le fantastiche boutiques alternative di Redchurch Street e i paradisi vintage di Brick Lane, mangiato bagel e hot beef dove i tassisti londinesi amano fermarsi e assaggiato la miglior ginger-beer nel paradiso gastronomico di Albion.
Fuori dalle passerelle, oltre gli atelier, la moda oggi è in strada. È una "nuova democrazia" fatta di scarpe in tela nera, cardigan over-size e custom T-shirt. I londinesi (the londoners) sono la mia bibbia della moda, in sella alle loro bici con l'immancabile laptop nella borsa a tracolla, le sneakers ai piedi e quella innata capacità tutta brit di abbinare giacche in stile vittoriano e T-shirt marinare che mi fa, ancora una volta, proprio come nella foto qui su, aggrottare la fronte per lo stupore.

La mia top 5 di Hornby-ana memoria:
  1. entrare con un misto di sudditanza ed eccitazione nel regno di Vivienne Westwood a Conduit St. e riuscire a comprare qualcosa per poco più di 30 sterline;
  2. riempirmi il vassoio con il sushi monoporzionato di Wasabi: dove vuoi (praticamente in quasi tutte le Tube Stations) e quando vuoi (davvero low-cost);
  3. guardare il mondo che scorre fuori dalle vetrate di un pub, seduta a sorseggiare sidro di mele;
  4. cenare a piedi nudi sulla moquette nel loft di una coppia di amici greci, nell'ameno quartiere di Richmond;
  5. osservare gli scoiattoli sotterrare le ghiande a Green Park e chiedersi come faranno poi a ritrovarle.
dedicato ad Amy, 27 anni, Camden Sq.